Questa mattina, lunedì 26 luglio, un primo sano e meraviglioso albero di Piazza Mazzini è caduto sotto la scure della giunta di Tradate. È stato infatti abbattuto il tiglio all’incrocio tra via Mameli e Corso Bernacchi. Questo abbattimento viene motivato come parte del rifacimento dell’incrocio.
Eppure, diverse sarebbero state le alternative: durante l’incontro di venerdì 23, il Comitato e l’agronomo dottor Zanzi hanno invitato l’Amministrazione a cercare soluzioni alternative per la viabilità, soluzioni che non prevedessero l’abbattimento del sano e robusto tiglio. Ma soluzioni alternative si trovano solo se si cercano; l’Amministrazione, prendendo una decisione che pare una dimostrazione di forza, fa prova così, ancora una volta, di scarsa volontà di dialogo e ascolto dei cittadini. La posizione del Comitato, forte del sostengo di buona parte della cittadinanza, è netta: ci sono sempre alternative all’abbattimento degli alberi e ogni taglio non strettamente necessario rappresenta un grave danno per i nostri figli. La scelta deliberata dell’Amministrazione di abbattere un albero sano è controproducente e antistorica soprattutto rispetto alla crisi ambientale che stiamo vivendo. Chi vive la piazza e la città presto percepirà i primi effetti negativi di questo abbattimento immotivato: meno ombra, meno frescura, meno verde. Là dove c’era un verde fogliame, ora ci sarà il nulla.
Temiamo che questo primo abbattimento rappresenti un pessimo segnale per il futuro degli altri alberi della Piazza. Quello che è certo è che l’azione del Comitato in difesa degli alberi di Piazza Mazzini non si ferma e continuerà sempre più determinato.